Ieri sera mi trovavo a passeggiare in centro nella città in cui vivo, Roma.
Tra numerosi turisti e schiamazzi vari, una persona in particolare ha attirato i miei sguardi: una giovane donna, una ragazza, forse mia coetanea, ben vestita e dai tratti italiani, che attraversava Piazza Navona, tranquilla e con il Rosario tra le dita della mano sinistra.
Da uno sguardo fugace ha intravisto più futuro in lei che in tutta Italia, oggi.
È ancora presente nel mio animo lo sgomento per quanto avvenuto in Olanda, nell’indifferenza quasi assordante.
Lì un’altra ragazza, nel fiore dei suoi anni, ma senza futuro negli occhi…
Qui, nella ‘controversissima’ Italia del Vaticano e del PCI redivivo, trovo alla mia attenzione una ragazza, dal volto sereno e dallo sguardo semplice, quasi ‘inadatta’ alla nostra epoca contemporanea.
Una ragazza che prega, semplicemente… In questi anni abbiamo perso la trascendenza, spacciandola per avanzamento sociale, ancor più che in quelli di fine ‘800 e di inizi ‘900: siamo ben oltre.
Senza riferimenti è molto semplice credere che la soluzione sia lasciarsi morire o uccidersi… Arriveremo forse tutti noi a questo, in preda a una maniacale e incontrovertibile ondata di solitudine?
Quella ragazza che prega, tranquilla, è più eloquente che mille occhi con dentro una bara.
Voglio sperare che, smarcandoci dal bigottismo, anche tutti noi che crediamo, sappiamo pregare e sperare, in semplicità, per il mondo. Anche questo significa stare nel solco dell’ecologia integrale delineata da Papa Francesco in ‘Laudato si’ ‘.
Grazie per l’attenzione.
Luca Sc.
La potenza del Rosario. È sempre raro vedere un giovane sgranarne uno…
Dobbiamo pregare.
Che lo Spirito soffi speranza , fede e fiducia.
"Mi piace""Mi piace"
Eh già! Concordo!
"Mi piace""Mi piace"
Chissà… forse affidava alla Madonna tutti quelli che le stavano intorno!!!! Consolante incontro!!!
"Mi piace""Mi piace"
Veramente!
"Mi piace""Mi piace"