Vangelo 4* Domenica di Pasqua, anno C.
Fare parte di un gregge, essere vulnerabili come le pecore, dovere ascoltare la voce di un pastore per vivere: tutti elementi che, in un primo momento, potrebbero darci fastidio.
Il Vangelo di oggi, 4* Domenica di Pasqua e Giornata Mondiale per le Vocazioni, rammenta a noi il valore dell’ascolto e del camminare aiutati dal bastone del Pastore (il Pastorale, appunto).
Ciò, non è facile, per un credente avviato o alle prime armi, trattandosi di un esercizio di umiltà non indifferente.
D’altronde scoprire la vocazione è l’esercizio di umiltà per eccellenza.
Perché?
Provate a lasciare ad altri la scelta della direzione da seguire… difficile, no?
Come se, nei confronti di un turista per Roma, la guida personale e lì ad hoc facesse sistematicamente il contrario di ciò che questi desidera. Se vuol visitare il Colosseo, lo manda al Gianicolo; se vuol visitare Piazza di Spagna, lo dirige a Piazza Venezia.
Il turista non sarebbe contento, ovviamente; con Dio è un po’ diverso: egli segue una logica che si dice provvidente… e ho detto tutto!
Dio non scherza, facendoci cambiare idea obtorto collo, ma ci indirizza con Provvidenza, per salvarci.
La vocazione è dunque motivo di salvezza: ciò che siamo chiamati a fare nel mondo ci cambia e ci fa avanzare nella carità.
Basta, ed è parola chiave, ‘ascoltare’, il quale è atto di umiltà e motivo di salvezza eterna.
Buona Domenica,
Luca Sc.