Da tutte le parti del mondo ci si è mobilitati, al fine di porre in atto uno sciopero per la salvaguardia del pianeta che ci ospita e del suo clima.
Azione di sensibilizzazione. ‘Venerdì per il futuro’, ‘Fridays for future’, il suo nome.
Tutto è cominciato dall’attivista teenager Greta, bersagliata da alcuni volti noti italiani sui social… ma questa è un’altra storia.
Per il clima bisogna muoversi, per la vita e il futuro bisogna far qualcosa.
Forse il mio artcolo è una parata di banalità, data la mole di persone che hanno scritto e scriveranno sulla manifestazione.
Condivido pertanto il contributo per ‘San Francesco Patrono di Italia (On line)’ di Antonio Tarallo. Eccone il link: http://www.sanfrancescopatronoditalia.it/notizie/attualita/l-onda-verde-del-fridays-for-future-arriva-in-italia-ecco-la-manifestazione-di-roma-45137#.XIufsjPSK9d
Troverete interviste e una semplice e motivata linea di lettura.
Adesso il mio modestissimo parere di blogger.
Ci sono idee contrastanti sulla questione climatica: c’è chi afferma che il pianeta subisca glaciazioni e riscaldamenti ciclici; c’è chi di dice che le emissioni di Co2 siano la causa principale di tali sconvolgimenti; vi sono studiosi che danno una importanza parziale alla forza ‘devastante’ della troppa anidride carbonica. Corsi e ricorsi della storia e del pensiero.
Si sa che i romani vivevano in un mediterraneo più caldo; si sa che prima dell’anno 1000 vi è stata una glaciazione, ripetutasi, in piccolo e in nord Europa, nel 1500. Corsi e ricorsi, appunto.
Solo questo? E tutta la plastica? Le emissioni industriali? Il deforestamento sistematico? In quale scala di importanza collochiamo tutte queste storture umane contemporanee? Papa Francesco ha sopravvalutato il problema? Direi di no: Laudato si’ docet.
Per il clima va bene anche che ci si mobiliti con scioperi al venerdì. L’importante è che serva veramente a qualcosa. Qualcosa che porti ad atti concreti.
Ho detto tutto. Mi taccio.
Buon pomeriggio, cari lettori.
Luca Sc.