Il primo Studio nazionale sulla fertilità, promosso dal ministero della Salute e coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità è stato reso noto ieri.
Notizie vane? Scontate?
Prima è meglio che vi dica di cosa si tratti, qualora non abbiate trovato sentore dei dati nei vari canali stampa.
Il dato più eloquente è il seguente: i ragazzi dai 16 anni in su dichiarano il desiderio di avere figli, più figli, durante la loro vita.
Questa è la novità.
È il secondo dato a essere scontato: dopo i trent’anni questo sogno svanisce. Pochi over 30 riescono nell’intento.
Cosa è accaduto? Domanda retorica e triste.
Ci siamo perduti nella foga del profitto economico che crea solitudine, portando l’asticella delle nostre esigenze sempre più in alto; prima di fare un figlio ci si pensa… e tanto!
Non stiamo pensando per nulla al futuro, come Italia e come società. L’ho scritto in un articolo recente sull’altissimo tasso di anzianità della nostra nazione. Non pensiamo al bene, a lungo raggio.
L’esigenze individualistiche, figlie di una mentalità sterilmente produttiva, hanno devitalizzato le nostre speranze e i nostri desideri. I nodi, adesso, stan venendo al pettine.
Non si fanno politiche per la famiglia, grande assente di un dibattito politico che vuole far a meno di presunti colpi di coda democristiani.
Ragazzi, qui c’è in ballo l’umanità e la bellezza dell’esistenza! Nulla si può fare se le esigenze più vere e insite di ogni uomo hanno il profumo di Vangelo, di Gesù. Alcuni se ne facciano una ragione.
Sarò antipatico, ma, lettori, è così. Se non siete convinti, potete leggere la Costituzione Conciliare (Vaticamo II) sul mondo contemporaneo ‘Gaudium et Spes’ al numero 22.
Un umanità che non si fa paterna e materna è profondamente triste e foriera di solitudine.
Considerazioni cristiane a parte, che in questo blog sono humus (altrimenti cambiate sito), è da fare qualcosa, subito. La situazione, sarò banale, tra poco diverrà da critica a criticissima, per le evidenti prossime mancanze e problematiche nel tessuto sociale.
Chiudo con un’affermazione e un barlume di speranza.
1.La bellezza dell’umanità realizzata non sta mai lontana dal Vangelo.
2. I segni dei tempi di oggi spronino per un futuro migliore, fatto di concrete politiche di educazione alla famiglia e per la famiglia.
Buona cena,
Luca Sc.