4° Domenica del Tempo Ordinario, Anno C, 3 febbraio 2019.
‘Costui non è forse il figlio di Giuseppe?’.
Lo scandalo dell’Incarnazione, Dio che si fa uomo, che prende carne umana e vive in una vera famiglia, racchiude in sé qualcosa di straniante.
Straniante al punto che, i compaesani di Gesù, coloro che lo hanno visto crescere, pensano di gettarlo giù dal ciglio del monte su cui era accovacciato il villaggio. Il Cristo, che sarà detto Nazareno, non a caso (!), capisce che ad ascoltarlo non si è, nella sua terra, ben disposti.
Questo brano, per capirci bene, è da riferire a quello della scorsa Domenica: lì Gesù, se ricordate, annuncia la Buona Nuova, il Vangelo, la liberazione e la salvezza vicini.
È duro comprendere e accettare che Egli, il Gesù che forse si è visto crescere nella casa accanto, sia il Salvatore. È una parola difficile, che rende animosi.
L’Incarnazione è una verità scomoda; Kirkegaard la diceva ‘pietra d’inciampo’: chiunque, infatti, si avvicina alla persona di Gesù, deve prendere una decisione. Si può accettare la sua Divino-Umanità, credendo di tutto cuore in Lui; si può rifiutare questa verità e andare oltre, consapevoli, però, che nulla, dopo la sua conoscenza, sarà medesimo e avrà lo stesso sapore.
Il Verbo si è fatto figlio di una famiglia che abitava e lavorava a Nazareth, vivendo inoltre, per lungo tempo, nel nascondimento.
La scena che più colpisce, ogniqualvolta io legga questo episodio evangelico, è quella descrivente l’azione di Gesù di fronte all’insidia della sua vita, a Nazareth.
Sembra un passaggio semplice, ma è tutt’altro.
‘Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino’. Non sono i legami o la visione di chi ci conosce da un po’ a doverci fermare nel percorso, lungo tutta una vita, di conversione.
‘Si mise in cammino’: il medesimo che condurrà Gesù alla donazione totale, sulla Croce. Niente a che fare con reazioni di paese: il Cristo è Salvatore di tutti.
Gesù pare non scomporsi: sa a cosa è chiamato; sa che la vita deve ben donarla, senza farsi incatenare da ciò che gli altri pensano di Lui.
Questa azione controcorrente dovrebbe contraddistinguere ciascun cristiano: nessun legame può e potrà mai soffocare la verità!
Buona Domenica, cari lettori.
A presto,
Luca Sc.
“Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino”
A me è venuto spontaneo dire : Gesù che io ti sappia riconoscere quando mi passi accanto negli eventi belli e brutti della mia vita e non mi “scandalizzi” mai per ciò che mi chiedi.
Grazie Luca e buona domenica
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