Il cielo si incupisce e la pioggia si fa sentire, talvolta copiosa; in alcune zone d’Italia nevica.
Come ogni gennaio, ricordo che si avvicinano i giorni della merla (gli ultimi del mese), il freddo si fa sentire più pungente e ogni nostro contatto con l’esterno potrebbe indebolirci.
Molti senzatetto vivono il maggior degrado e malessere proprio in questo periodo, abbandonati a se stessi… Passate le festività natalizie e smaltiti i panettoni di troppo, pare che non ci si ricordi di loro.
Ci sta una soluzione a tal freddo e a tale indigenza: riscaldare il cuore.
Facebook, Instagram e Whatsapp vengo usati anche e utilmente, per coordinare gli aiuti e saper ove siano i punti di raccolta.
Di cosa si tratta? Di luoghi fisici in cui portare indumenti e vettovaglie.
Molte sono le iniziative sui social, come anche gli avvisi in essi, i quali notificano di ricoveri aperti o ampliati in via eccezionale, date le temperature.
Se sapete usare questi network, talvolta zeppi di volgarità e vacuità varie ed eventuali, rendeteli, e rendiamoli, più umani: un coordinamento può salvare la vita.
Solo a Roma si stima che muoia – causa freddo – un senzatetto ogni tre giorni.
Non lasciamo che il freddo all’esterno smorzi il calore necessario all’interno del nostro cuore.
Attiviamoci!
Grazie mille e buon martedì!
A presto,
Luca Sc.