Catania, 15 Gennaio 2018
La Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani 2018, dal 18 al 25 gennaio, torna come appello urgente nelle chiese dell’ecumene cristiano: cattolici, protestanti e ortodossi sono chiamati a meditare con le parole dell’Esodo: Potente è la tua mano, Signore!
Proprio la potenza dell’Altissimo è la fonte dell’unità oltre la separazione, quell’unità che ha per fondamento l’unica fede e l’unico Battesimo.
Il magistero di Papa Francesco ha indicato la via dell’ecumenismo tramite la testimonianza, la carità, la preghiera, perciò la riflessione proposta seguirà la preghiera di un “martire dell’ecumenismo”, frère Roger, fondatore della Comunità di Taizé, pastore evangelico che ha impresso la svolta della comunione all’intera cristianità.
Noi ti ringraziamo, o Cristo Gesù, del fatto che la Chiesa cattolica sia la Chiesa dell’eucaristia, radicata nelle tue parole ‘questo è il mio Corpo, questo è il mio Sangue’, permettendo di vivere della tua adorabile presenza.
Noi ti ringraziamo del fatto che le Chiese protestanti siano le Chiese della Parola, che richiamano costantemente la forza del tuo Evangelo.
Noi ti ringraziamo del fatto che le Chiese ortodosse, così spesso nella loro storia, siano guidate per fedeltà ad andare fino all’estremo dell’amore.
(Frère Roger Schutz)
L’ecumenismo è anzitutto un momento di ringraziamento: riconosciamo tutti che la Chiesa, Corpo di Cristo, è stata lacerata dalle divisioni, dalle disobbedienze, dalle chiusure, ma anche in quei momenti bui lo Spirito ha suscitato carismi, evitando che la fiamma della fede si spegnesse del tutto. E tutte le confessioni cristiane sono consapevoli che oggi è in atto una nuova Pentecoste, attraverso cui possiamo innalzare con una sola voce e con un solo linguaggio, quello della fede, il canto di lode.
Il fondatore di Taizé indica le specificità di ogni confessione: l’incontro con la presenza reale del Signore nell’Eucarestia per i cattolici; lo slancio verso il confronto con la Scrittura per i protestanti; la fedeltà a Cristo fino all’estremo per gli ortodossi.
A giovedì la continuazione…
Andrea Miccichè