Roma, 5 gennaio 2017
I Magi si affidano ad una stella e cambiano rotta avvertiti da un sogno. Adorano un bambino e chiedono ad Erode, al cospetto della sua corte, dove Egli si possa esattamente trovare… Non vi sembra che agiscano ingenuamente? Come è possibile? Insomma: sono scienziati…
Beh, mi spiace contraddirvi: hanno una marcia in più; i tre pellegrini ascoltano.
Il verbo “ascoltare”, tanto caro al popolo Israelitico (“sh’ma Israel” è il monito di Dt 6), è pienamente rinvenibile nel loro agire. Stanno da tempo in ascolto, dal momento che, da tempo, stanno in ricerca.
L’attitudine a “ricercare” permette la volontà di “ascoltare”.
Ascoltare mette in moto l’attività della ricerca del bene “bello”.
Un bene che fa prostrare in adorazione, un bene luminoso e rifulgente.
Con la manifestazione della gloria del Signore, con l’Epifania, si esce dall’atmosfera natalizia, per vivere ancor più interiormente, e intensamente, una vita “trasformata” dal Natale. Ascoltare l’annuncio di una Nascita, permette il ricercare le potenzialità della stessa.
Cominciamo, dunque, con l’ascoltare i nostri desideri più grandi, più elevati…giungeremo da un piccolo Bambino a Betlemme.
Giungeremo a casa.
A presto.
Buona Epifania.
Luca Sc.