Tra qualche giorno, a Roma, si terranno le cerimonie in ricordo dei trattati europei di 60 anni fa. Già tutto è sotto controllo in modo capillare e ciò non può che far stare tranquilli…Ma di quale tranquillità stiamo parlando?
Anche nel ricordo di qualcosa di lieto sembra di essere sotto assedio. È questa la società che vogliamo? È questa la tranquillità che desideriamo? Una tranquillità da città cinta di mura e dimentica dei deserti che le stanno attorno?
La stampa ha comunicato che ci saranno delle contro-manifestazioni, si pensa, riottose. È questo il mondo in cui viviamo? Pur nel manifestare un qualsiasi dissenso, questo diviene un pretesto per la violenza…
Non basta vedere quante persone vivono una grave indigenza per fermarsi e pensare? Pensare al bene da fare e al bene che già questa nostra società ha ricevuto.
Si è persa la bussola, signori lettori; si è persa la visione costruttiva delle cose.
Questa società, è palese, non crede più nel bene; non crede più nella vita; non crede più nella possibilità di potere esprimere le dignità personali.
In questa Quaresima, mi rivolgo a chi vive la fede, eleviamo a Dio preghiere per questa società in cerca del vero Bene e della pace.
Forse si riuscirà a capire, quantomeno, dove stiano i punti cardinali…
Grazie, cari lettori, per l’attenzione.
A presto.
Luca Sc.