Roma, 13 marzo 2017.
Ieri pomeriggio, guardando la diretta di una visita pastorale del Papa ad una parrocchia della periferia romana, mi ha colpito una sua affermazione, che qui parafraso.
Un bambino dell’oratorio chiede: “Quando ti sei avvicinato a Gesù”? Il Papa, molto semplicemente, risponde invertendo la domanda: “Quando ho sentito Gesù che si avvicinava?”.
Le domande citate non riportano le parole precise usate in questo dialogo, ma ne colgono il senso.
Appunto, il senso… Gesù si avvicina a noi sempre, non siamo stati noi i primi ad avvicinarci a Lui.
Noi siamo amati ancor prima che ce ne accorgiamo, siamo ben voluti e benedetti prima ancora di sentirci amati da Dio. Tutto sta nel comprenderlo…
Dio, in questo, non fa forza alle nostre vite: è rispettoso dei nostri tempi.
Il Papa, ieri, ha rimandato alla giusta prospettiva del cristiano. Dio ci ama per primo, dalla sua Croce, per farci vivere da persone trasfigurate; da persone che riescono a vivere il proprio dolore con lo sguardo alla Risurrezione, con la sicura speranza che proviene da Cristo.
A noi spetta riconoscere che Gesù passa, che Egli ci è sempre accanto.
Cari lettori, buona giornata e buon inizio settimana.
Grazie per l’attenzione e a presto.
Luca Sc.