A cura di Antonio L.
Il tempo di quaresima è caratterizzato dalla possibilità di conversione per noi cristiani, sostenuti dalla luce che risplenderà per noi nel giorno di Pasqua.
Il Vangelo ci fa riflettere sulle tentazioni che Gesù ha sopportato e superato nel deserto prima del suo ministero pubblico, rivelandone la sua identità ed il carattere messianico della sua missione.
L’uomo-Dio digiuna nel deserto, per darci un modello di totale dipendenza da Dio, il quale provvede sempre ai suoi figli bevanda e nutrimento. Il tempo, quaranta giorni, è legato alla tradizione biblica.
Nel battesimo al Giordano il Padre aveva manifestato al mondo l’identità del Figlio suo, nel brano della liturgia di oggi, il tentatore dice:”se tu sei Figlio di Dio” questo ha tutto il sapore di una verifica della messianicità di Gesù.
Ogni tentazione porta in sè questa intenzione del diavolo; nella prima tentazione Gesù ci fa capire come rispondere quando veniamo toccati nei bisogni primari, nella seconda quando tante volte tentiamo Dio perché cerchiamo miracoli e non Lui, nell’ultima quando l’uomo non accetta il suo limite e desidera le glorie di questo mondo piuttosto che la Gloria di Dio.
Fratelli nel Signore, essere tentati è inesorabile per noi, Cristo però ci dà la opportunità di perseverare con Lui rigettando il male e risplendendo della luce della sua Santità.