Siamo tutti migranti e forestieri. Sì, sembra strano affermare questo e forse ti starai chiedendo cosa intenda dire. Spiego meglio con tre affermazioni che faranno riflettere me e te.
- Staremo nel mondo per quanto ci è concesso. Non è scontato essere lucidi su questo: alcuni progettano senza mettere in conto il fatto di essere solo “di passaggio”.
- Il mondo è la nostra casa. Avete letto bene: il mondo! Ecco la differenza tra chi vede muri e chi vede possibilità.
- Non possiamo prevedere tutto. Ogni giorno ci rendiamo conto che la vita è fatta anche di contingenza.
L’ultimo tweet del Pontefice prende in considerazione la prima affermazione di questo articolo e richiama la Sacra Scrittura.
Ricordiamo che, appena nato, Gesù dovette sopportare l’esilio?
Cito il tweet @Pontifex: Quante volte nella Bibbia il Signore ci chiede di accogliere i migranti e i forestieri, ricordandoci che anche noi siamo forestieri!
Passiamo dunque al secondo concetto in ballo: accogliere non è un optional per il cristiano. Io, purtroppo, lo dimentico spesso…non so se anche tu…
Accogliere non è solo da riferire alla questione dei migranti, tanto difficile oggi, ma è il lifestyle di chi, per prima cosa, ha accolto la possibilità della fede.
Ma che significa accogliere? Io ho riflettuto un po’ su questo.
- Accogliere chi la pensa in modo diverso da me. Può essere un familiare…
- Accogliere chi è in difficoltà: possibilmente la signora vicina di pianerottolo.
- Accogliere chi emigra. Sembra scontato, ma è comunque il significato principale.
Ogni giorno sperimentiamo l’accoglienza e, magari senza rendercene conto, siamo accolti a nostra volta. Io mi propongo di fare più caso a queste dinamiche: in fondo le relazioni sono fatte di accettazione reciproca.
Con questi propositi mi congedo e intanto accolgo la spensieratezza e la gioia domenicale.
Buona Domenica cari lettori.
A presto e grazie mille per l’affetto e l’attenzione.
Luca Sc.