A cura di Antonio L.
In questa domenica del tempo ordinario il Vangelo riporta la profezia del profeta Isaia e in maniera particolare l’opera di Dio che parte non dal centro religioso per eccellenza, cioè Gerusalemme, ma dalla Galilea delle genti… un territorio considerato poco ortodosso dagli israeliti, terra di incontro tra diverse nazioni.
Dopo che la “voce di uno che grida nel deserto” viene arrestata, la Parola comincia a fare il suo cammino. Gesù annuncia che il Regno di Dio è vicino ed invita alla conversione. La chiamata degli apostoli ci illumina. Dio non ci chiede cose superiori alle nostre forze, ma porta a perfezione i carismi che ci ha dato. Gli apostoli erano pescatori, Gesù li farà pescatori di uomini, raduneranno nel nome di Cristo uomini di ogni tribù, lingua, popolo e nazione. Ricondurranno sulla via della giustizia tanti fratelli. Dio ci conceda di renderci conto che il suo Regno è più vicino a noi di quanto crediamo, e ci faccia il dono di annunciare che i ” lontani” secondo la logica degli uomini sono in realtà i più vicini a Dio, i più amati.