“Ricordiamo con gratitudine le persone consacrate che nei monasteri di clausura pregano per la Chiesa e per il mondo” @Pontifex.
Clausura e/è gratitudine. Due prospettive del render grazie: le claustrali, come i claustrali, rendono grazie a Dio, ogni giorno e nel silenzio, per il dono della vita e dell’amore misericordioso; tutta la Chiesa manifesta gratitudine per le loro preghiere e la loro amorevole testimonianza.
Di Santa Chiara, non solo seguace di San Francesco, ma anche claustrale, si diceva: “taceva, ma la sua fama gridava”. Non fama da gente di spettacolo, piuttosto riverbero della gioia grande che nel silenzio le sorelle e i fratelli consacrati vivono.
La dedizione per l’umanità è totale nella vita delle monache e dei monaci.
Già Francesco si è interessato al vitale e antico fenomeno ecclesiale nella lettera alle claustrali “Vultum Dei quaerere”, promulgata a luglio e presentata anche in un articolo del nostro blog. Per saperne di più continua la lettura attraverso l’archivio mensile.
A presto.
Luca Sc.