“Non dimentichiamoci della bellezza! L’umanità ne ha tanto bisogno”.
Questo l’ultimo tweet di Papa Francesco.
Prima di tutto: che cos’è la bellezza e cosa intende il Pontefice per bellezza?
Al Papa, di certo, non interessa l’ultima moda della cosmesi, l’ultima trovata del “chi più bello vuole apparire qualcosa deve pur soffrire”… Francesco è qui molto vicino a Dostoevskij. La bellezza non è quantificabile su instagram, con “like” profusi senza soluzione di continuità, con apprezzamenti alla Miss di turno. Bellezza è avere non solo la gentilezza d’amino, ma la capacità di gnerare in altri tale nobiltà, tale amore: la prossimità per l’altro.
Belle sono le claustrali, che, nel nascondimento, continuamente si donano per il mondo, pregando per esso, pregando con esso. L’uomo non è bisognoso di chirurgia plastica: l’uomo è bisognoso di autenticità. Gesti concreti, vita vera e non da copertina: di questo il mondo necessita.
Talvolta ci basta un “like” sui social per star felici, di vana felicità, tutto il giorno. Questo non è un bene per noi. Sì, perchè bene e bellezza camminano insieme, sono entrambi “trascendentali”, direbbero i medievali. Vero, bene e bello hanno la stessa matrice: sono espressione pluriforme e unica della trascendenza di Dio.
Parafrasando allora si protrebbe dire: “Non dimentichiamoci di Dio! L’umanità è nella di Lui ricerca”.
Belle sono, allora, le mamme che trasmettono amore e fede ai propri figli; belli sono i padri che, con dedizione, curano tutti i componenti della famiglia; belli sono i sacerdoti che, nell’ordinarietà del ministero, si dimenticano talvolta di mangiare per portare la Parola di Dio.
Non dimentichiamoci della Bellezza.
A presto.
Luca Sc.