Il discepolato, come casa della vita donata a Cristo e come Cristo, è la tematica del tweet di ieri di Papa Francesco. Il testimoniare, l’attuare la missione è proprio di ogni cristiano.
Va da sé che, essendo ieri la giornata missionaria mondiale, il Pontefice abbia voluto twittizzarla, ma, a modesto parere, non si tratta soltanto di questo. L’accento è posto, sapientemente, sul tema del “rendere presente Cristo”.
Ci si può, a buon diritto, chiedere: quando, da cristiani, Lo si rende presente? Soltanto con l’annuncio evangelico? Evidentemente sì, ma solamente ad una condizione: tutta la vita cristiana deve divenire presenza di Cristo in noi, deve annunciare. San Francesco, lo si legge nella vita narrata da un suo biografo, Tommaso da Celano, istruiva i frati sul metodo missionario, dando preminenza più all’esempio che alle parole: è un caso? Portare Cristo in sé, nelle proprie scelte, nei propri pensieri, equivale a farsi volto evangelizzatore. Il Papa spinge dunque i fedeli ad una vita autentica, che sia in se stessa missione.
A presto.
Luca Sc.