Roma, 23 ottobre 2016.
Nella Domenica per le missioni, il Papa all’Angelus si è soffermato su due argomenti: la testimonianza della fede con la forza che viene da Dio e,in questo periodo segnato da forti tensioni, la richiesta della pace.
A fine intervento, infatti, Francesco ha invitato alla preghiera silenziosa, poi accompagnata dalla recita di un'”Ave Maria”: il pensiero alla cruenta situazione a Mosul preoccupa non di poco il Pontefice, dal momento che qualunque violenza è la negazione della dignità umana. V’è pertanto il bisogno di pregare e riflettere molto, soprattutto perchè tale atteggiamento è spia della nostra fede e della nostra forza nella testimonianza. In ciò, riallacciandosi a quanto detto dal Papa, bisogna che si resti aggrappati all’assistenza dello Spirito di Dio, da richiedere costantemente.
La contingenza internazionale non è rosea e, da cristiani, si ha un ruolo di primo piano nel muoversi concretamente, nella vita di ogni giorno, per la pace: soprattutto a partire dalla famiglia e dagli amici. Relazioni floride e maturate nella serenità del cuore faranno la differenza in un prossimo futuro.
Col terminare questo breve editoriale vi invito a seguire labrezzaleggera.wordpress.com.
A presto.
Luca Sc.